Gruppo MPS

È stato firmato oggi l’accordo tra sindacati del credito e Gruppo Mps sulle prime 1200 uscite del piano industriale 2017-21, che prevede complessivamente 4800 esuberi entro i prossimi 5 anni.

Le uscite, che avverranno entro il 31 ottobre di quest’anno, si vanno ad aggiungere alle 600 già concordate a maggio.
L’accordo prevede 1200 prepensionamenti solo su base volontaria a cui potranno accedere i lavoratori che maturano i requisiti pensionistici entro il 31 ottobre 2022 con possibilità di permanenza sul Fondo esuberi, l’ammortizzatore sociale di categoria, fino a un massimo di 5 anni.

L’intesa stabilisce che i lavoratori in esodo potranno godere degli stessi trattamenti di welfare riservati ai dipendenti in servizio, a cominciare dalla cassa sanitaria e dalla previdenza integrativa.

“Con questo accordo, siamo riusciti a garantire la volontarietà dei prepensionamenti e ad evitare qualsiasi forzatura e deroga al contratto nazionale. Non ci sarà nessun licenziamento e nessuna penalizzazione, anche in termini di welfare, per i lavoratori in uscita”, dichiara Franco Casini, coordinatore FABI Gruppo Mps, “Adesso pretendiamo un pieno rilancio della banca, con interventi sui ricavi e non più sul costo del lavoro”.